Il committente di questo impianto è una delle più grandi società municipalizzate multiutility d’Italia.
Si tratta di una società a capitale interamente pubblico, di proprietà di un consorzio costituito da una cinquantina di comuni veneti. La sua attività principale è quella di fornire servizi ambientali, acqua ed energia al suo intero bacino di competenza.
La fonte termica del sistema – due caldaie alimentate a biomassa installate presso il proprio centro direzionale ed operativo – genera una potenza termica complessiva di circa 1,3 MWT che oltre a produrre acqua calda per usi idrotermosanitari può azionare due turbine ad aria calda Turbec capaci di immettere in rete una potenza elettrica complessiva pari, in condizioni ottimali, a circa 160 kWE.L’impianto fornito da Zuccato Energia – costituito da un modulo ZE-50-ULH standard – può aggiungere ulteriori 50 kWE alla potenza immessa in rete dall’impianto, portando la potenza complessiva immessa in rete a 210 kWE e realizzando un incremento prestazionale di oltre il 30% rispetto al sistema “nudo” con il solo recupero del calore residuo dalle camicie di raffreddamento delle turbine sopra menzionate.
Quando le turbine non vengono utilizzate, il sistema ORC può generare la stessa quantità di energia elettrica tramite connessione diretta alle caldaie. Lo skid utilizzato in questa installazione è un modello standard, e per la sua compattezza è stato possibile installarlo in uno spazio tecnico (un soppalco in grigliato d’acciaio) già presente all’interno dello stesso edificio che ospita caldaie e turbine.
L’energia elettrica prodotta dall’impianto viene immessa in rete e contribuisce a rendere il complesso autosufficiente dal punto di vista energetico assieme ad un impianto fotovoltaico preesistente. L’energia termica del sistema, come già detto, viene utilizzata per riscaldare – tramite una piccola rete di teleriscaldamento locale – i diversi edifici che costituiscono il centro direzionale ed operativo stesso.
Il combustibile utilizzato dalle caldaie è costituito da cippato di legno proveniente da sfalci ambientali e forestali. Come tutti gli impianti alimentati a biomassa, quest’impianto è ad impatto zero per quanto riguarda la CO2 in quanto quella rilasciata dalla combustione è pari a quella a suo tempo catturata dai vegetali durante la crescita.